Giochi matematici per la scuola dell'infanzia

May 27, 2022
 

Gli anni dai 3 ai 6 hanno qualcosa di magico. I bambini imparano velocemente come funziona il mondo e sono abbastanza grandi per partecipare ad attività più strutturate. Ecco perché è un momento ideale per proporre dei giochi matematici e stimolare la loro intelligenza numerica.

Nell'Approfondimento #36 ne parliamo con Donata Castello, insegnante di scuola dell'infanzia e una delle più entusiaste socie di Biella Cresce.

 

In questo episodio:

00:00 Introduzione
04:52 Sentirsi legittimati nel fare outdoor education
08:13 La caccia al tesoro
13:02 Il gioco dei bicchiere
18:33 Alcuni giochi fatti in casa
27:20 La pesca con magneti
33:16 Giochi per bambini di 3 anni
44:16 Il gioco delle sottrazioni
49:37 La linea dei numeri avanti e indietro
52:31 Salire e scendere le scale
55:39 La rivoluzione della gentilezza

 

Sentirsi legittimati nel fare outdoor education.

Donata Castello è una delle prime insegnanti che hanno partecipato ai nostri corsi di formazione. Negli anni è sempre stata presente ai nostri eventi e ci ha dato tantissima energia ed entusiasmo: "L'amore è stato reciproco, - commenta. - La cosa che mi rende più felice è essermi sentita legittimata nel fare lezioni all'aperto. È stato meraviglioso perché adoro camminare e fare attività fisica. Mi sono accorta che cambia l'approccio dei bambini. All'inizio sembra che si distraggano di più rispetto a quando sono in aula, ma col tempo ti accorgi che invece sono molto più attenti e concentrati. Colgono i particolari della natura, fanno domande e migliorano le relazioni interpersonali. Concetti come uno e molti o grande e piccolo diventano spontanei, non c'è bisogno di nessun materiale didattico".

La testimonianza di Donata Castello è importante per tutti quegli insegnanti che si sentono soli nel proporre lezioni basate sui giochi, sul movimento e sulla natura, magari perché nella loro scuola non ci sono altri insegnanti a farlo. Ma non siete soli. Ci sono moltissimi docenti ed educatori che come voi e noi scelgono questa didattica non solo perché ci piace, ma soprattutto perché è più efficace. 

 

Caccia al tesoro.

È un'attività organizzata per bambini di 4 anni, ma può essere adattata anche per età maggiori. I bambini osservano un foglio con disegnati degli oggetti da cercare. Sulla sinistra ci sono i numeri arabi, sulla destra i disegni degli oggetti corrispondenti al numero. Ad es. "2 🍁🍁" e "5 🌰🌰🌰🌰🌰".

Le istruzioni dunque non erano verbali ma scritte. Avevano tutti un sacchetto con il loro nome ed erano liberi di esplorare la natura nel retro della scuola alla ricerca degli oggetti.

Non c'è un tempo specifico per completare l'attività e i bambini hanno scelto strategie diverse: alcuni prima esploravano la zona e poi tornavano sui propri passi per raccogliere gli oggetti, altri prendevano subito gli oggetti e li portavano nel cortile per contarli. 

È anche un'attività che allena la memoria di lavoro, perché il foglio resta al centro del cortile e le istruzioni devono essere memorizzate.

 

Il gioco dei bicchieri.

Questa è una variante della caccia al tesoro da giocare a coppie. Si dispongono per terra dei cerchi. I bambini si posizionano all'interno e quella è la loro "casa". Nel cortile della scuola sono sparsi dei bicchieri di plastica con scritti a pennarello dei numeri dall'1 al 10.

I bambini devono cercare e portare nella loro casa un bicchiere per ogni numero e ordinarli dal più piccolo al più grande. Il fatto di essere a coppie aggiunge un elemento di strategia: devono dividersi i numeri da cercare.   

Infine l'ultima attività è prendere da una bacinella dei tappi e riempire i bicchieri con la quantità corrispondente.

 

Alcuni giochi fatti in casa.

Questi sono alcuni giochi realizzati da Donata Castello a casa sua, con materiali di recupero, e finalizzati in classe con i suoi alunni. Il fatto di costruire questi giochi insieme, anche se il risultato non è perfetto, li coinvolge maggiormente e fa sì che sentano più loro le attività didattiche.

- Il gioco del lancio. Usando un grande pezzo di cartone, ha intagliato tre cerchi di diverse dimensioni e ha assegnato 2 punti al cerchio più grande, 3 a quello intermedio e 5 al più piccolo. I bambini dovevano lanciare una palla da tennis per tre volte e cercare di fare il punteggio più alto possibile. Questo li obbligava a scegliere una strategia: punto al cerchio da 5 punti, sapendo che è più difficile centrarlo? O scelgo un lancio più sicuro ma a punteggio più basso? Inoltre allena le abilità matematiche per tenere il conto dei punteggi e sommare i lanci e le abilità motorie e di coordinazione.

- Il flipper. Sempre usando un grande pezzo di cartone, ha intagliato dieci quadratini numerati dall'1 al 10. I bambini dovevano lanciare una biglia, come in una sorta di flipper, cercando di centrare il foro con il punteggio più alto.

- Il robot delle addizioni. In un'altra occasione Donata Castello ha costruito un robot matematico di cartone. Il robot ha due fori nella parte alta costruiti con due tubi di cartone di quelli che avanzano quando si finisce la carta assorbente da cucina. Su ciascun tubo viene appesa una Carta di Biella Cresce con una quantità e i bambini (a partire da 3 anni) devono infilare in ogni tubo la quantità di biglie corrispondente alla carta. Le biglie finiscono nella pancia del robot, che ha un'apertura: i bambini possono allora recuperare le biglie e contarle scoprendo il risultato della somma delle due quantità. Infine cercano nel mazzo la Carta di Biella Cresce corrispondente a quella quantità. L'elemento di attesa, sorpresa e magia che si crea quando recuperano le biglie sommate permette di introdurre già da piccolissime le addizioni in un'attività molto divertente: i bambini iniziano osservando il funzionamento delle addizioni e arrivano molto prima a padroneggiarle.

 

La pesca con magneti.

I bambini sono affascinati dalle cose strane. I magneti, che permettono di attaccare delle cose senza bisogno di colla, li attrae sempre molto. Donata Castello ha così costruito delle piccole canne da pesca con un bastoncino, una corda e una calamita. Poi ha disposto delle Carte di Biella Cresce sul tavolo, con una clip metallica sul bordo alla quale potesse attaccarsi la calamita. I bambini pescano una carta, poi compongono la quantità che hanno pescato attaccando delle calamite colorate a una lavagna magnetica.

Ci sono poi molte varianti di giochi che sfruttano i magneti. Si possono far riordinare le carte dalla più piccola alla più grande, ad esempio. Oppure disegnare una colonna con dieci caselle e una riga nel mezzo (come nelle carte di Biella Cresce, ispirate al Contatab sviluppato dal gruppo di ricerca capitanato da Daniela Lucangeli) e far attaccare i magneti corrispondenti a una certa quantità, o far contare i magneti già attaccati. 

 

Giochi per bambini di 3 anni.

- I tricicli numerati. Un'attività molto divertente da fare con i tricicli e ideale per bambini molto piccoli è assegnare al triciclo una quantità dall'1 al 3. Si disegna poi un percorso e tre garage numerati (con il numero arabico) dall'1 al 3. I bambini devono riconoscere la quantità, completare il percorso e parcheggiare il triciclo nel garage corrispondente abbinando quantità e numero arabico.

- I biglietti del treno. I bambini ricevono un biglietto del treno con il posto indicato con una quantità di pallini. Devono innanzitutto riconoscere nell'aula o nell'ambiente le carte con la stessa quantità. Dopo averle trovate possono salire sulla carrozza e sedersi al proprio posto, indicato con il numero arabico.

Questo tipo di attività è utile anche per coinvolgere i bambini con difficoltà di apprendimento o di relazione. Nel contesto del gioco queste difficoltà si attenuano: "Ho avuto un bambino, - racconta Donata Castello, - che per quasi tutto l'anno non è riuscito a superare la quantità 2. Quando alla fine dell'anno ha raggiunto il 3 era felicissimo. Ma ci è riuscito grazie alle attività giocose".

Ogni bambino ha i propri tempi di apprendimento. Questo è un insegnamento da tenere presente anche proseguendo la scuola: chi non ce la fa oggi, non è detto che non ce la faccia domani. Quindi dovremmo il più possibile rispettare i tempi di apprendimento di ciascun bambino. Il vero apprendimento può avvenire solo nella calma, mentre quando ci sentiamo il fiato sul collo (anche noi adulti) non riusciamo a rendere al meglio.

 

Il gioco delle sottrazioni.

Questo gioco si può fare già dai 4 anni. I bambini pescano un foglio su cui è scritta una sottrazione entro il 10 in numeri arabi (ad es. "7 - 5 ="). Di fronte hanno due cestini. Contano sette tappi e li ripongono nel cestino più a sinistra, poi sottraggono da cestino cinque tappi e li ripongono nel cestino più a destra e contano i tappi rimasti. Infine girano altri tre foglietti su cui sono scritti dei numeri arabici e associano la quantità rimasta (due tappi) al numero arabico corrispondente. Prendono il foglietto e lo dispongono dopo il segno "=".

Questo gioco può essere arricchito raccontando che il segno "-" significa "ruba", dunque "7 - 5" significa che "un furfante ne ruba 5 al 7". Il cestino di destra diventa dunque la cassaforte del furfante.

 

La linea dei numeri avanti e indietro.

In commercio si trovano molte linee dei numeri fatte a puzzle, ma riportano sempre i numeri arabici: "Non le ho mai trovate con le quantità a pallini, così ne ho fatta una io", racconta Donata Castello.

Ha preso un grande puzzle di gomma della stessa dimensione di quello con i numeri arabici e ha disegnato i pallini dall'1 al 9. In questo modo i bambini possono affiancare la linea dei numeri arabici a una linea delle quantità. 

Dopodiché si possono organizzare diverse attività, come camminare sulla linea raggiungendo un numero detto dall'insegnante, poi muoversi avanti e indietro aggiungendo e sottraendo i numeri successivi detti dall'insegnante.

 

Salire e scendere le scale.

"Sembro sempre super organizzata, - ammette Donata Castello, - ma non lo sono. Spesso si possono creare delle attività senza preparare nessun materiale didattico. In questo caso, ad esempio, basta una scala. Li chiamo giochi flash perché non serve tempo di preparazione e possono occupare dei tempi morti, come le fasi di riordino o i trasferimento".

Alcune scuole hanno dipinto le scale con diversi colori e hanno numerato ogni gradino, ma possono bastare anche solo dei post-it con i numeri scritti a pennarello: l'effetto è lo stesso e il tempo di preparazione è brevissimo. In questo modo si possono svolgere molte attività senza bisogno di particolari materiali didattici.

 

La rivoluzione della gentilezza.

Donata Castello sta per andare in pensione. Le abbiamo chiesto di dare un consiglio a chi ha appena iniziato a insegnare: "Consiglio di fare una rivoluzione della gentilezza. Essere autorevoli non significa essere autoritari, si può esserlo anche con un tono di voce basso. Non sopporto gli insegnanti che urlano con i bambini. Inoltre si può sempre patteggiare, quando qualcosa non funziona. Perché dopo aver patteggiato ha vinto l'insegnante e ha vinto il bambino, mentre se si impone la soluzione vince solo l'insegnante, mentre il bambino perde e non si sente bene".

 

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