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Il premio Bimbo Faber

La nostra storia

Siamo molto grati a CNA Biella per averci consegnato il premio Bimbo Faber, che esprime un "sentimento di riconoscenza verso chi quotidianamente opera per il bene comune del proprio territorio". 


Un premio che è anche un'opera d'arte dell'artista Daniele Basso che rappresenta un bambino... praticamente un cerchio che si chiude. È stata realizzata per celebrare i 50 anni di CNA Biella e poi è stata riprodotta in piccolo e trasformata in un premio. I nostri fondatori Valeria Rosso e Rodolfo Cavaliere hanno ricevuto la prima edizione (relativa all'anno 2021) per il progetto Biella Cresce. 

È un riconoscimento per tutti i soci e sostenitori, per tutte le persone che hanno reso possibile negli anni questo progetto, per tutti i genitori, gli insegnanti e gli educatori che crescono ogni giorno una generazione migliore.

 

Il video è stato pubblicato sulla pagina Facebook di CNA Biella (vedi il post originale).

Questa è la motivazione per la vittoria del premio: 

"Il progetto Biella Cresce non solo interpreta tutti i valori che hanno ispirato CNA Biella nella creazione del Premio Bimbo Faber, ma si distingue per l'attenzione e l'impegno rivolti alle generazioni future. Un segno di responsabilità unito alla volontà di costruire fattivamente un futuro migliore per i ragazzi nel nostro Biellese. Un progetto replicabile ovunque, capace di creare coesione e visione, che valorizza i giovani quali reali eccellenze e potenziale per il futuro, spronando tutti noi a prendere coscienza del ruolo educativo della società". 

Trovate altre informazioni sul premio sul blog di Cna Biella e sul sito web del premio.

 

Qui sotto potete vedere l'opera originale e leggere il racconto di come abbiamo vissuto l'assegnazione per comprenderne meglio anche i valori (che vanno ben oltre la vittoria).

È la sera di venerdì 17 giugno. Siamo a Palazzo Gromo Losa, un'ex dimora signorile nel cuore del borgo storico di Biella Piazzo, oggi centro congressi. Gionata Pirali, presidente di Cna Biella, sta per annunciare il vincitore del Premio Bimbo Faber. È la prima edizione di questo premio, nato per esprimere un sentimento di riconoscenza verso chi quotidianamente opera per il bene comune del territorio, e ha una storia unica.

Nel 2019 Cna Biella (la Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della piccola e media impresa biellese) ha compiuto cinquant'anni. Per festeggiare questa importante ricorrenza ha commissionato all'artista Daniele Basso la realizzazione di un'opera d'arte celebrativa che rappresentasse gli ideali dell'associazione. Daniele Basso è uno scultore di fama internazionale, conosciuto per opere come Gabriel, una scultura in acciaio alta 16 metri esposta al Teatro del Silenzio di Lajatico durante il concerto di Andrea Bocelli del 2019, o come Gigant, lo sciatore d'acciaio che si può ammirare in Alta Badia all'inizio della leggendaria pista della Gran Risa dove si corre la Coppa del Mondo di sci. Quando si è trovato a dover rappresentare i valori di un'associazione di artigiani e di piccole e medie imprese, ha scelto di rappresentare un bambino.

"L'ho scelto perché gli artigiani affrontano la vita come dei bambini, - ci ha raccontato Daniele Basso a proposito dell'opera Bimbo Faber. - Inventano cose nuove ogni giorno, proprio come dei bambini che desiderano andare oltre, con curiosità e coraggio. Inoltre il bambino esprime l'idea di eredità, la volontà di lasciare qualcosa a chi verrà dopo di noi, alla nostra famiglia, al nostro territorio, alla nostra cultura. Infine c'è una terza lettura, ed è la maestria degli artigiani che spesso viene guardata dagli altri proprio con lo stupore di un bambino".

Bimbo Faber è una scultura in acciaio che rappresenta un bambino accucciato e concentrato mentre gioca. Tornano in mente le parole di Maria Montessori: "Il gioco è il lavoro del bambino". Il bambino tiene in mano un cubo di ferro e un cono di legno, mentre di fronte a lui c'è una sfera di marmo. Sembra intento a costruire qualcosa al tempo stesso di molto concreto e di molto astratto (il futuro, la società, il bene comune). Lavora con delle forme geometriche pure, ma realizzate con materie concrete, che nelle mani degli artigiani diventano i materiali alla base di quasi tutte le costruzioni umane da tempi immemori. Queste tre forme, infatti, sono state realizzate da tre artigiani biellesi: Daniele Puozzo, artigiano del ferro di Andorno Micca, Stefania Nicolo, artigiana del legno di Pollone ed Ezio Botta, artigiano della pietra di Quaregna.

Bimbo Faber trasforma in bellezza ed emozioni l'idea di una comunità "che fa". Di artigiani che inventano e costruiscono, creando così un "saper fare" che diventa eredità culturale per un intero territorio. Ma per farlo devono saper conservare lo sguardo di un bambino.

I valori di questa bellissima opera sono diventati, da quest'anno, un premio che Cna Biella assegna annualmente: "Lo spirito del premio, - prosegue Daniele Basso, che oltre a essere l'artista che ha realizzato l'opera è anche uno dei giurati che ha assegna il riconoscimento, - è premiare chi opera per il bene comune e generare un vantaggio per il territorio. Un vantaggio non solo economico, ma sociale e culturale. I candidati di questa prima edizione erano tutti estremamente meritevoli, tanto che il vero premio è far parte di questa selezione. È l'insieme dei progetti selezionati che mostra come un territorio sappia essere un sistema in grado di generare benefici per tutti".

A Palazzo Gromo Losa sono infatti riuniti i cinque finalisti, selezionati tra 18 candidati. Ci sono l’imprenditore Andrea Campagnolo, inventore della bevanda NaturalBoom, Pietro Ganni, chef appassionato di natura fondatore dell'associazione Agda, Cecilia Martin Birsa con un progetto per la valorizzazione delle pietre del torrente Elvo, Arrigo Tomelleri, proprietario del Cinema Verdi di Candelo, e ci sono anche i nostri fondatori Valeria Rosso e Rodolfo Cavaliere, scelti per quello che stanno facendo nel territorio con la nostra associazione: "La bellezza di Biella Cresce, - dice l'artista Daniele Basso, - è che lavora per il futuro in un momento storico nel quale guadare al futuro è faticoso".

La grande sala congressi si affaccia su un meraviglioso giardino all'italiana. Ciascun finalista ha presentato brevemente la sua iniziativa e ora il presidente Pirali sta per rivelare il vincitore.

Valeria e Rodolfo pensano che sarebbe bello vincere, ma anche che in fondo ciò che è davvero bello è essere lì e poter condividere con gli altri presenti il nostro progetto e i nostri valori. Del resto essere selezionati per un premio di artigiani è un messaggio fortissimo, perché da sempre ripetiamo che gli esseri umani imparano facendo. Troppe volte pensiamo che spiegare un argomento a un bambino sia sufficiente. Molti insegnati, educatori e genitori spiegano tante cose: come si conta, come si scrive, come si riordina... In realtà è fare il vero segreto dell'apprendimento. È solo quando il bambino si trova a fare esperienza di un problema e tenta di risolverlo che impara davvero e in maniera duratura.

La scienza ce lo dice ormai da decenni. L'idea che esista un cervello che apprende separato dal resto del corpo è ormai un mito ampiamente sfatato. La comunità scientifica parla di embodied cognition, ovvero di 'conoscenza incorporata', di conoscenza che si sviluppa in tutto il corpo e non solo nella mente. Sempre più attività che consideriamo astratte sono in realtà strettamente connesse con il nostro corpo. Ad esempio le abilità matematiche sono correlate con quelle manuali (e calcoli matematici anche complessi presuppongono una perfetta rappresentazione mentale delle dita delle mani), oppure l'abilità di stimare l'altezza di un edificio è connessa col nostro senso di equilibrio.

Intanto è giunto il momento di assegnare il premio. Il presidente Pirali annuncia: "Il vincitore è...".

"...il progetto Biella Cresce".

Sul palco sono saliti Valeria e Rodolfo, ma idealmente eravamo tutti con loro. Perché se Bimbo Faber premia un sistema, allora chiunque abbia migliorato almeno un po' il suo rapporto con l'educazione e la crescita dei bambini grazie a Biella Cresce può esporre il premio sul caminetto.

Consideratelo un premio per tutti noi, soci e sostenitori. Per tutte le persone che hanno reso possibile negli anni questo progetto. Per tutti i genitori, gli insegnanti e gli educatori che crescono ogni giorno, insieme, una generazione migliore.

Se potessimo, faremmo una foto di tutti noi soci abbracciati insieme, con il premio in mezzo a noi. Perché è davvero un premio di tutti. Per ora ne abbiamo fatta una con le insegnanti della Formazione continua che erano presenti all'incontro finale, venerdì scorso (Bimbo Faber è al centro, su un piedistallo). Ma idealmente c'eravamo tutti.

Da questa meravigliosa esperienza abbiamo tratto ispirazione per la campagna associativa 2022/2023, realizzata dal nostro esperto di comunicazione Matteo Lusiani. Il claim "Costruiamo il futuro" raccoglie i valori artigianali della cura e della perizia nella costruzione, che possono essere trasportati anche al mondo dell'educazione per "costruire" le nuove generazioni attraverso esperienze significative.

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